ETICHETTATURA VOLONTARIA
A queste informazioni obbligatorie ne possiamo aggiungere altre ma è necessario che i vari operatori della filiera applichino un disciplinare di etichettatura volontaria depositato in Italia presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Tutti i disciplinari di etichettatura volontaria depositati hanno un codice identificativo riportato sull’etichetta della carne e sulla documentazione esposta al consumatore.
Quello di Asprocarne Piemonte è per esempio IT005ET.
L’applicazione di ogni disciplinare di etichettatura volontaria viene rigorosamente controllata da un ente terzo.
Solo con l’etichettatura volontaria puoi saperne di più sulla carne che acquisti, e puoi ricevere una serie di informazioni considerate ad alto valore aggiunto come ad esempio il sistema di allevamento, la razione alimentare, la tipologia di alimentazione, i trattamenti terapeutici, l’assenza di trattamenti antibiotici, l’epoca di sospensione dei trattamenti terapeutici, il benessere animale, la razza o il tipo genetico, tutti elementi che determinano e differenziano la qualità, la tenerezza e la succosità delle carni.
Gli operatori della filiera bovina che decidono di aderire all’etichettatura volontaria ti permettono di conoscere e scegliere la carne, garantendoti la sua qualità e provenienza.
LE CERTIFICAZIONI VOLONTARIE SECONDO GLI SCHEMI SQNZ E IGP
Oltre ai sistemi di etichettatura volontaria, negli ultimi anni, si sono sviluppati nuovi schemi di certificazione per la carne bovina, : l’IGP (Indicazione Geografica Protetta) denominato “Vitelloni Piemontesi della Coscia” e i disciplinari del Vitellone e della Scottona allevati ai cereali e del Fassone Piemontese che fanno riferimento al Sistema di qualità nazionale zootecnia – SQNZ.
Per quanto riguarda l’IGP “Vitelloni Piemontesi della coscia”, la “garanzia” del prodotto è chiaramente legata all’identificazione con il territorio, e quindi con una tradizione, ed un processo produttivo conforme al disciplinare di produzione stesso.
Il Sistema di qualità nazionale in zootecnia – SQNZ, istituito Italia con D.M. 4 marzo 2011, permette invece di certificare prodotti agricoli zootecnici destinati all’alimentazione umana con specificità di processo e/o di prodotto aventi caratteristiche qualitativamente superiori rispetto alle norme di commercializzazione o rispetto ai requisiti minimi stabiliti dalla normativa comunitaria e nazionale nel settore zootecnico.